Una barretta di cioccolato nel serbatoio per attraversare l'Europa e poi i deserti africani fino a Timbuctu. E' il carburante utilizzato da due giovani inglesi partiti venerdì scorso dall'Inghilterra per un viaggio lungo 7.200 chilometri a bordo di un fuoristrada molto particolare.
Già perché viene da sorridere a pensare ad una macchina che quando passa diffonde nell'aria l'inconfondibile aroma di cioccolato, ma la faccenda è seria.
I duemila litri di biodiesel necessari per completare la traversata sono stati ottenuti utilizzando 4.000 chilogrammi di scarti da un fabbrica di dolciumi. Che li avrebbe mandati al macero se la coppia ecologista non avesse intrapreso la traversata con l'obiettivo di ricordare al mondo l'effetto devastante dei cambiamenti climatici sulle popolazioni dell'Africa.
Andy Pag e John Grismaw passeranno la Manica, guideranno attraverso la Francia la Spagna e poi si imbarcheranno sul ferry diretto in Marocco. Da qui procederanno per la Mauritania tagliando il Sahara e poi punteranno sul Mali per dimostrare che anche i biocombustibili giocano un ruolo cruciale nella svolta verde dell'industria dell'auto. " Se usiamo gasolio di origine vegetale per arrivare in Africa non c'è nessuna ragione per cui gli inglesi non possano farlo con le loro auto per muoversi in città o fuori"afferma il 34 enne ingegnere di Poole spiegando anche che una volta raggiunto il Mali doneranno ad una ong locale un dispositivo per produrre il combustibile.
Per muovere il fuoristrada serviranno qualcosa come 80 mila barrette. Quanto basta a fare gridare allo scandalo per una missione umanitaria e a incendiare il già infiammato dibattito sulle agrienergie. In realtà le apparenze ingannano: il biocombustibile prodotto dalla ditta inglese Ecotec è ricavato dagli scarti di fabbrica e deriva solo in origine da prodotti alimentari. Il biodiesel, infatti, riduce le emissioni di Co2 e anche l'Unione Europea lo ha indicato come una delle soluzioni per ridurre la dipendenza dal petrolio e contrastare l'inquinamento. Il problema - avvertono gli esperti - è trovare una soluzione per produrlo in maniera sostenibile. E questa del cioccolato è solo l'ultima delle tante ricette.
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