Continuano ad arrivare le novità dalla rassegna californiana e, quasi a voler sottolineare l’importanza che si dà laggiù alla tutela dell’ambiente e alla riduzione delle emissioni nocive, la maggior parte di esse si distinguono proprio per la propulsione ibrida, o a idrogeno.
Dopo Volkswagen (con space up! e Tiguan), Chrysler e Porsche, è il momento di Honda che ha presentato il concept FCX Clarity, un veicolo fuel-cell che -questa è la notizia- dovrebbe andare in vendita già dall’estate 2008 (continuate a leggere per conoscere la strategia pensata da Honda).
Sulla FCX sono state installate le Honda V Flow FC Stack, vale a dire le celle a combustibile di ultima generazione, migliori delle precedenti per dimensioni ridotte (-65 %, cosa che ha consentito la sistemazione della piattaforma tra i due sedili anteriori), peso inferiore, densità di potenza in volume (+50%) e densità di potenza in massa (+67%). Chiaramente, la Honda FCX, essendo alimentata ad idrogeno, è un cosiddetto ZEV (Zero Emission Vehicle), un mezzo che non ha emissioni inquinanti, producendo solo vapore acqueo.
Honda ha in mente una innovativa forma di distribuzione per la FCX: la Casa giapponese prevede di fornire l’auto in leasing a un numero limitato di clienti nel Sud della California, con la prima consegna che avrà luogo, come dicevamo nell’estate 2008. I dettagli del programma saranno definiti in prossimità del lancio, tuttavia i piani correnti prevedono un leasing di tre anni ad un prezzo di $600 al mese, comprensivo di manutenzione e assicurazione.
Veniamo ad alcune specifiche tecniche: la FCX può trasportare quattro persone ed è spinta da un motore ad idrogeno compresso (per cui c’è un serbatoio di ben 171 litri) che eroga 100 kW (136 CV) e 256 Nm di coppia. Le misure esterne sono di 484 x 185 x 147 cm, mentre il peso a secco è di 1625 kg. Nonostante non si tratti di un valore particolarmente basso, ciò non toglie che la FCX può raggiungere una velocità di punta di 160 km/h.
L’unità di celle a combustibile è la principale fonte di energia. Il processo che avviene all’interno consiste sostanzialmente nella combinazione tra l’idrogeno compresso e l’ossigeno atmosferico. L’energia prodotta in tal modo è convertita nella potenza elettrica impiegata per la propulsione. Un ulteriore apporto di potenza proviene dall’energia cinetica sviluppata dalla frenata e dalla decelerazione del veicolo, che viene conservata, insieme all’energia in eccesso dalla cella a combustibile, in un accumulatore agli ioni di litio ed è rilasciata solo quando necessario.
I consumi, rispetto alla prima FCX sono migliori del 20 % e l’autonomia del 30%. Ora si possono percorrere fino a 430 km. Le novità però, non finiscono qui.
Già, perchè la rivoluzione coinvolge anche altri aspetti, come gli interni, dove imbottiture dei sedili e rivestimenti delle porte sono realizzati con il Bio-Fabric, un nuovo materiale di origine vegetale che assicura riduzioni di CO2 rispetto ai tradizionali materiali di rivestimento. Anche il sistema di navigazione è stato progettato con un occhio all’ecologia, racchiudendo una funzione che permette di localizzare le stazioni di rifornimento per l’idrogeno.
Non ci resta che aspettare i risultati della commercializzazione pilota in California, per vedere come si svilupperà il futuro di questo concept, ma intanto va riconosciuto ai giapponesi -forse più che a ogni altro paese- il merito di investire e credere nelle auto a propulsione alternativa.
www.autoblog.it/post/11239/salone-di-los-angeles-honda-fcx...