Porsche 997 Carrera 4S PDK: la prova su strada

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dinda90
00martedì 28 ottobre 2008 16:03


Avete già letto la prova della Porsche 997 Carrera 4S PDK in pista, a Vairano. Ma, grazie alla collaborazione del concessionario Porsche della Toscana, abbiamo anche avuto la possibilità di provare l’ultima nata della cavallina tedesca su strada.

L’esemplare a nostra disposizione propone il classico accostamento tra verniciatura grigio argento ed interni neri. La fascia catarifrangente posteriore che identifica le versioni a 4 ruote motrici, un richiamo al passato che non si vedeva dai tempi della 996 4S, risalta di più rispetto ai 44mm extra dei passaruota posteriori, comunque ben celati dal colore della vettura in prova. I sedili sportivi optional sono una stupenda sorpresa, ma l’attenzione è tutta per le novità più importanti: trazione integrale PTM derivata dalla 997 turbo, cambio PDK a doppia frizione e nuovo motore 3,8 litri ad iniezione diretta DFI da 385Cv.

Nel nostro breve giro, purtroppo, proprio la trazione integrale è stata l’elemento che abbiamo potuto sfruttare di meno. Nella guida su strada, brillante ma pur sempre legata al flusso del traffico, è difficile ricordarsi che non sono solo le ruote posteriori a trasmettere la potenza e la totale assenza di trascinamenti e reazioni allo sterzo fa il resto. Anche accelerando a fondo nelle marce basse la trazione è totale e non si avvertono variazioni d’assetto degne di nota, se non un leggerissimo e “tranquillizzante” sottosterzo. E’ evidente che il PTM e tutto il telaio della 997 è abituato a digerire ben altro, come ad esempio i 480Cv della Turbo.

Tutto ciò suona già come un complimento e le lodi proseguono con il cambio PDK. Facile da usare come un automatico ma finalmente veloce, preciso e con ben 7 rapporti come i cambi sportivi moderni devono essere. I vari step normale, sport e sport plus ne variano il comportamento, ma resta una sensazione di fluidità e precisione davvero notevole. L’unico appunto va ai comandi al volante: personalmente preferisco le classiche palette “della concorrenza” e sulle prime la logica di funzionamento può disorientare. E’ vero che rispetto al vecchio Tiptronic si sono fatti miglioramenti epocali, ma siamo lontani dall’intuitivo utilizzo dei paddles convenzionali. Entusiasmante la progressione, quando il cambio inserisce tutti i rapporti disponibili ed il gas rimane premuto a fondo, senza interruzioni di spinta.

Con il passare dei chilometri, però, ho iniziato a capire di più la filosofia della 4S. Il motore 3.8 è una fucina di coppia ad ogni regime, con un suono studiato per graffiare senza dar mai alzare troppo la voce ed una prontezza al pedale dell’acceleratore che sembra impossibile da ottenere rispettando le normative Euro 5. La strada scorre veloce ma ben filtrata dall’assetto con sistema PASM ed anche in modalità sport, con i cerchi da 19″, non si arriva mai a soffrire troppo le condizioni dell’asfalto. Il cambio non ha il minimo strappo e permette di passare dal traffico della metropoli alla staccata della strada di montagna adattandosi ad ogni condizione. Lo sterzo precisissimo trasmette sensazioni nitide, cristalline e sembra impossibile anche solo far perdere grip a questa 997. I freni hanno una prontezza encomiabile ed il pedale è duro e modulabile proprio come lo si vorrebbe.

In definitiva la nuova Carrera 4S finisce per colpire di più per la sua grande maturità e versatilità che non per le prestazioni assolute. Le sensazioni trasmesse al pilota sono filtrate ma allo stesso tempo ancora affascinanti, in una maniera molto più netta rispetto alla 996: si deve far quasi mente locale per ricordarsi che quella settima marcia può arriva a 300 km/h e che, pur potendo fare 10 km/l, una 4S come quella della prova può anche far divertire tra i cordoli di una pista.

Proprio l’uso sportivo, però, sembra la situazione meno indicata dove portare la nuova Carrera a trazione integrale. Sicuramente staccherebbe tempi degni di nota, ma pian piano mostrerebbe la corda quanto a divertimento puro, a coinvolgimento di guida. Per fortuna per quello arriverà in primavera la nuova GT3, che non monterà il PDK: troppo civile, troppo “perfettino” per una versione estrema: per lei quegli strani paddles sarebbero davvero troppo. E’ probabile, comunque, che al cambio manuale sia affiancato un sistema automatizzato, del quale ancora non si hanno notizie certe.

La prova è già finita e posteggiando la Carrera 4S torno a lodare il cambio, che si comporta docilmente come il più classico dei cambi automatici muovendo quasi a passo d’uomo la 997. Per la prima volta osservo realmente l’abitacolo, che ho trascurato facendomi rapire dalle prime sensazioni su strada. L’ambiente è familiare a chiunque abbia già provato la 911 e la posizione di guida rasenta la perfezione. I sedili sportivi optional con guscio verniciato trattengono benissimo senza risultare troppo rigidi, mentre il volante ha probabilmente il solo difetto di avere un diametro un po’ grande. Un ultimo giro intorno alla 4S mi fa riflettere sull’offerta Porsche di oggi: una super sportiva da usare sempre, facile e docile come una media ma capace di prestazioni fenomenali. Proprio per questo risulta difficile da inquadrare come super car, come divertimento puro, come la seconda auto da usare per il solo piacere di farlo.

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