Dopo l’annunciata dipartita del campione Sam Hornish Jr. verso la NASCAR, in molti si chiedevano che avrebbe sostituito l’asso dell’Ohio, che sino a ieri rappresentava uno dei pochi piloti americani rimasti ad essere competitivo in materia di ruote scoperte.
La risposta è arrivata ieri, con l’annuncio ufficiale dell’arrivo di Ryan Briscoe, australiano che debutto nella lega di Tony George nel 2005 con il blasonato Chip Ganassi Racing, grazie all’aiuto della Toyota, allora fornitrice dei propulsori ufficiali al team Target, combinando ben poco in realtà, con un’ottavo posto a Nashville come miglio piazzamento, e una deludente diciannovesima posizione nella classifica generale, oltre allo spavento di Chicagoland dove ha davvero visto la morte in faccia. Unica nota positiva la pole di Sonoma.
Il 2006 è stato un anno di ridimensionamento, con qualche sortita per il Dreyer & Reinbold Racing, terzo a Watkins Glen, e nono a Nashville, mentre quest’anno si è tolto una grande soddisfazione con il team satellite della Penske (pilota ufficiale in ALMS, ndr), il Luczo Dragon Racing, concludendo la Indy500 al quinto posto.
“E’ un bel colpo, specialmente a questo punto della mia carriera”, spiega Briscoe riferendosi all’ingaggio con il Team Penske. “Il Penske Racing è la storia, e so che molti sognano questo team, quindi nell’attesa che Hornish partisse per la NASCAR, mi sono concesso un anno con loro in ALMS, prima di questo attesissimo passaggio in IRL, che è la serie in cui preferisco guidare”.
Con l’esperto Castroneves nel team, Briscoe avrà certamente l’occasione giusta per crescere e migliorare tecnicamente nella “off-season”, in prospettiva di un campionato che potrà portare al pilota di Sydney molte soddisfazioni, conquista del titolo inclusa.
www.racingworld.it/usa/notizia.php?idtitolo=1870