GM promette l’auto elettrica super flessibile
Per alimentare la Volt basta la spina
Detroit 28/08/2007 - Torna in primo piano l'auto elettrica e ad imprimere la spinta sarebbe questa volta General Motors, che per recuperare il gap con i rivali di Toyota sta pensando alla produzione della Volt, il suo modello elettrico "plug-in", che ricarica cioè le batterie a ioni di litio inserendo la spina nel garage di casa. Secondo indiscrezioni della stampa americana, GM intende costruire 60 mila unità l'anno della Volt a partire dal 2010, ma entro pochi mesi dovrebbe già essere pronto il prototipo ben funzionante e adatto alla circolazione stradale. La più venduta auto ibrida elettrica, la Toyota Prius, è stata consegnata in oltre 800 mila esemplari in 10 anni, ma ci sono voluti 5 anni perché superasse la soglia delle 60 mila unità annue. Nei primi 7 mesi del 2007, Toyota ne ha però già consegnate 110.565 e la Prius è ormai il 12° modello più venduto in Usa.
Con un nome che è un omaggio al nostro Alessandro Volta, la Volt dispone però di una tecnologia completamente diversa da quella dei motori ibridi benzina/elettrici. Il suo sistema E-Flex è sinonimo di grande flessibilità e promette di rivoluzionare i criteri della mobilità basata sull'alimentazione elettrica. Innanzitutto la Volt è dotata di un tradizionale motore a combustione interna, un piccolo 3 cilindri turbo benzina di 1.000 cc, che serve a ricaricare le batterie a ioni di litio. Queste consentono poi, in modalità "solo elettrica", un'autonomia di marcia di circa 65 km. Non sembri poco, perché i progettisti GM si sono mossi su statistiche certe, che spiegano come l'80% degli automobilisti del pianeta non percorra quotidianamente più di questa distanza. Ad ogni modo, se serve perché le batterie si sono scaricate, il motore della Volt "gira" a benzina, ma anche a bioetanolo E85 (una miscela di benzina al 15% ed etanolo all'85%). In futuro sarà anche possibile alimentare questo motore con gasolio o con etanolo al 100%, segno della straordinaria elasticità di questa vettura.
È proprio questa la dote più grande della vettura di General Motors e la prova della sua flessibilità, sconosciuta all'attuale concorrenza nipponica. La Volt sfrutta non solo l'energia delle batterie accumulata con la ricarica notturna e quella che proviene dalla ricarica in frenata, ma anche la benzina. Grazie all'unione di queste, la vettura raggiunge l'autonomia record di oltre 1.000 chilometri, cioè addirittura doppia rispetto a molti veicoli convenzionali oggi sul mercato. Ancora: il fatto che l'elettricità possa essere raccolta dalla presa di casa significa che la stessa energia elettrica è generabile da molteplici fonti di energia, una certezza in più del grande rispetto ambientale che quest'auto potenzialmente consente. Per non parlare del fatto che la marcia in modalità solo elettrica (quei 65 km) produce zero emissioni dai tubi di scarico.
Presentata e vista in vari saloni dell'automobile, la Volt è un'auto che promette il passaggio dall'universo del fantastico a quello del possibile. Certo si dovrà lavorare anche sul design, come del resto stanno già facendo gli stilisti Toyota per la prossima generazione della Prius, e la maestosa Volt già vista potrebbe cambiare pelle, ma non rinuncerà a quelle doti di abitabilità, capacità di carico, prestazioni con cui ha stupito il mondo delle quattro ruote.
FONTE:TGCOM