Dakar 2009 - Lavigne "Niente crisi, sarà grande corsa"

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00martedì 30 dicembre 2008 21:06

La crisi economica non avrà effetti negativi sull'organizzazione della Dakar 2009. Lo assicura Lavigne, direttore della storica corsa che per la prima volta si svolgerà in Sudamerica.

La Dakar 2009 èai nastri di partenza. Tutto è pronto per la prima sudamericana del rally più famoso del mondo. La crisi economica mondiale che sta mietendo numerose vittime nella Formula uno, nel Mondiale di rally e nel Motomondiale non ha avuto effetti negativi sull'organizzazione. A pochi giorni dal via, Etienne Lavigne, direttore della corsa, lo conferma: "Lo tsunami finanziario e economico non ci ha colpiti perchè si è verificato quando il rally era già stato organizzato. Gli sponsor non ci hanno abbandonati e per noi sarà una grande opportunità. Sarà una vera Dakar con un percorso più difficile e più duro. Scriveremo una nuova pagina di questo rally in Sud America. Abbiamo fatto un grande lavoro per garantire una corsa di alto livello".

Per la prima volta nella storia, il rally non si svolgerà in Africa ma in Argentina e Cile. La storica corsa è stata spostata dopo la cancellazione all'ultimo dell'edizione del 2008 a causa della minaccia terroristica annunicata in Mauritania. Il trasferimento della corsa nel continente americano ha ovviamente comportato spese superiori rispetto ale precedenti: in particolar modo il trasporto via nave dei mezzi di servizio e assistenza in arrivo dall'Europa. "È un pò più costoso rispetto all'Africa, è senza dubbio differente. Ma abbiamo l'appoggio dei governi argentino e cileno, possiamo contare sugli elicotteri dell'esercito e sugli aerei. È stato fatto un grande lavoro di preparazione e abbiamo i mezzi per fare la Dakar. È bello poter lavorare in questo modo".

I conti però si faranno più avanti quando dovrà essere decisa la sede per l'edizione del 2010, anche se i governi, spingono per la conferma. "In questo momento lavoriamo per il 2009. Vedremo cosa succederà il prossimo anno: faremo una valutazione congiunta e solo dopo potremo decidere il futuro della Dakar". Probabile che la decisione finale dovrebbe essere presa verso febbraio, in modo da avere il tempo necessario per organizzare la prossima corsa. Il rally prenderà il via sabato 3 gennaio da Buenos Aires e passando dalla Cordiegliera delle Ande si concluderà domenica 18 gennaio sempre nella capitale argentina. I 584 parteipanti dovranno percorrere un totale di 9.578 chilometri attraverso dieci province argentine e tre regioni cilene.

Regioni come la Pampa, i cui proprietari terrieri, da tempo in conflitto con il governo centrale per i danni all'ambiente che la corsa provocherebbe, sono determinati a inscenare manifestazioni di protesta.

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