Allroad: di nome e di fatto. Come dire non una normale station rialzata e corredata di trazione integrale, ma l’unica, forse, vera alternativa al classico sport utility. Presentata nel 2000, quando i Suv non erano ancora di moda, la Allroad oggi si rilancia e sotto l’elegante vestito della A6 Avant propone sempre molto a chi vuole avventurarsi su fango e sterrati non esageratamente impegnativi. Situazioni dove si fa in 4x4 grazie alla trazione integrale di tipo permanente e si disimpegna senza difficoltà potendo contare sulle sospensioni pneumatiche a controllo elettronico di serie, che consentono di variare l’altezza da terra della vettura scegliendo fra cinque modalità di assetto, di cui due specifiche proprio per la guida in off road. Quanto basta per non far rimpiangere buona parte dei Suv in circolazione, soprattutto quando la ricchezza di contenuti tecnici della Allroad è abbinata a un motore brillante e silenzioso come il td V6 del modello in prova. Il tutto, però, viene offerto a un prezzo elevato, che diventa ancor più impegnativo man mano che ci si fa tentare dalla lunga, e in molti casi costosa, lista di accessori a pagamento.
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Per quanto rialzata rispetto alla norma, su asfalto la Allroad offre un comportamento intuitivo e facile da assimilare. Merito che in buona parte va attribuito alle sospensioni pneumatiche, capaci di cambiare parecchio il comportamento dinamico: se si opta per la modalità comfort si viaggia nella massima souplesse, anche se il rollio, soprattutto in curva, si fa sentire, ma l’assorbimento delle sconnessioni è efficace, optando invece per la modalità dynamic, caratterizzata da una taratura più rigida dell’assetto, migliora la precisione negli inserimenti e spariscono quasi del tutto i movimenti di rollio e beccheggio, e senza che questo si traduca in un peggioramento significativo della capacità di assorbimento delle sconnessioni.
Delle prestazioni non ci si può lamentare, visto che la velocità massima supera i 230 km/h, come rilevato dal nostro Centro Prove, mentre l’accelerazione richiede meno di 8” sul classico 0-100 e poco più di 29” sul km da fermo. E grazie alla trasmissione automatica e alla scioltezza tipica del sei cilindri, prontezza e piacevolezza di ripresa appaiono fuori discussione. Per parte sua, il td V6 assicura prestazioni decorose: convince soprattutto per l’elasticità, ma ci sono anche potenza e coppia a volontà per garantire una guida sciolta in ogni genere di impiego. In accelerazione la progressione non sarà fulminante ma è sempre efficace, accompagnata dal suono del sei cilindri Audi, mai troppo intenso e dalla sonorità particolarmente gradevole, che finisce quasi per scomparire a velocità stabilizzata. Un buon contributo all’efficacia del comportamento stradale viene dallo sterzo, apprezzabile per precisione e progressività, anche se in velocità non guasterebbe un po’ di carico in più.
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