[Epoca] Fiat 131 Dossier

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speedy13
00venerdì 12 ottobre 2007 22:44

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Presentata nel settembre del 1974, la 131 è disponibile in due differenti allestimenti - Normale e Special - due caratterizzazioni estetiche e due cilindrate, sia a due che a quattro porte. Completa la gamma la versione familiare, anch’essa disponibile come 1300- 1600. E’ notevole anche la disponibilità di accessori. Accanto ai consueti (vernice metallizzata, appoggiatesta regolabili in altezza e inclinazione, cristalli atermici e quant’altro), la 1600 Special ne sfoggia altri che, di solito, hanno le vetture di classe superiore, quali il cambio automatico a tre rapporti, il differenziale autobloccante e l’aria condizionata, oltre alla possibilità, per le Special, di montare i paraurti ad assorbimento d’urto. Con la 131 la Fiat mira non solo al mercato nazionale, ma anche a quello di lingua tedesca e del nord Europa. Lo dimostra la possibilità di poter ordinare la vettura con il tettuccio ricoperto di vinile: una finitura diffusa soprattutto in Scandinavia e in Gran Bretagna. Manca, invece, una 131 sportiva: un errore di valutazione cui la Fiat rimedierà in seguito. La sua elegante linea a tre volumi asseconda il gusto del periodo, riprendendo il motivo del rialzo della coda all’altezza del montante posteriore già introdotto con la 132. La fiancata, bassa e slanciata, è sottolineata da un profilo (assente sulla Normale) che ne marca il cambio di curvatura. La calandra della Special ha i doppi fari circolari mentre sulla Normale sono singoli e rettangolari, avvolti da una cornice cromata. Cinque profili cromati raccordano i fari, sullo sfondo di una griglia di colore nero al centro della quale sta il marchio Fiat a rombi. La griglia della Normale invece ha sei profili più sottili. Un’altra differenza è la cornice metallica inserita lungo la guarnizione del parabrezza e del lunotto, mancante sulla Normale.

“Fatta per durare”, afferma un altro slogan pubblicitario dell’epoca, riferendosi ai trattamenti antiruggine all’avanguardia cui la 131 era sottoposta. Sono visibili nelle parti basse della carrozzeria che sono rivestite con un protettivo di colore nero opaco. La protezione non è però solo una questione di trattamenti, ma è frutto anche di un diverso approccio progettuale nella giunzione delle lamiere e nella risoluzione degli scatolati, pensati per evitare il ristagno dell’acqua di condensa e ricoperti all’interno con iniezioni d’olio ceroso. Un altro accorgimento utile è quello dei parafanghi imbullonati per consentirne una rapida sostituzione in caso di danneggiamento. Le novità più evidenti sono soprattutto nell’abitacolo, accogliente e confortevole in misura mai raggiunta prima dalla Fiat in una vettura di questa categoria. Sedendosi al volante si vede subito la differenza tra le versioni Special e Normale. Nella Special il cruscotto presenta tre elementi (una volta tanto di forma quadrata) che ospitano (partendo da sinistra) il tachimetro, l’orologio e, nel terzo, l’indicatore del livello carburante con il termometro dell’acqua.
Molto belle anche le lancette, di un inedito colore verde su sfondo nero. Le spie, numerose e dalla grafica unificata, sono disposte alla base di ciascuno dei tre quadranti. A lato della strumentazione ci sono le levette per la climatizzazione, con i colori rosso e blu che si illuminano all’accensione delle luci di posizione, come del resto anche gli ideogrammi della strumentazione: una soluzio ne di rilievo, perché l’illuminazione non è ottenuta con normali lampadine, ma mediante fibre ottiche. Un capace cassetto completa la plancia dal lato passeggero.
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