Shannon Lee, la figlia del Drago

SHANNON LEE: LA FIGLIA DEL PICCOLO DRAGO


Shannon Lee nacque il 18 aprile del 1969 a Santa Monica, in California. Figlia di Bruce Lee, nacque quattro anni dopo suo fratello Brandon. In questo periodo suo padre stava lavorando per la televisione Statunitense ed impartiva lezioni di arti marziali a diverse personalità. I primi anni di vita, Shannon li passa quindi negli stati uniti, finche suo padre decide di andare ad Hong per lavorare neI cinema e divenire la stella grande schermo che tutti conosciamo. Con il nuovo cambiamento di residenza, Shannon cominciò a frequentare la scuola e ad imparare il cinese oltre che l'inglese, anche se come lei stessa confessa, oggi non ricorda praticamente nulla. Quando qualche anno più tardi suo padre mori, era ancora troppo piccola per rendersi conto di quello che stava succedendo. Non era in grado di comprendere ciò che suo padre rappresentava e come la sua immagine potesse influenzare la sua giovane vita. Muasi tutti pensano a Bruce Lee come ad un grande uomo, un sorprendente artista marziale, una stella dei cinema, ecc." ‑ dichiara Shannon ‑ "ma io non posso vederlo attraverso questo prisma. Per me è tutte queste cose, ma è soprattutto è mio padre. Quando mori, ero solo una bambina e non ricordo molto di lui. So che giocava con me, ma quasi tutto quello che so di lui mi viene da mia madre o da quanto mi hanno raccontato i suoi amici. Molta gente dice molte cose negative sul, suo conto o cerca di screditarlo, ma in fondo una persona e soprattutto una figlia, sa a che cosa credere ". Dopo la morte di suo padre nel 1973, Shannon torna a vivere negli Stati Uniti con suo fratello e con sua madre. Lì, la sua famiglia si tenne lontana dalle indiscrezioni e praticamente nessuno sapeva che Bruce Lee aveva avuto una figlia, né aveva interesse a seguire i suoi passi. Ciò fece in modo che Shannon potesse crescere tranquillamente. "Penso di essere potuta crescere "normalmente", probabilmente perché ero molto piccola quando mio padre mori e non ero cosciente dei fatto che aveva un lato pubblico" di costante interesse per le masse. In questo senso credo che mio fratello Brandon abbia avuto la parte peggiore, in quanto fu sempre sottoposto ad infinite pressioni, dovendo sopportare situazioni difficili e stressanti". Shannon cominciò a rendersi conto di chi era realmente suo padre, quando assistette a undici anni al debutto di "The Game of Death" (uscito in Italia con il titolo: l'ultimo combattimento di Chen"). È probabile che in quel momento, anche per lei, suo padre fosse divenuto il mitico Bruce Lee. Essere lì, attorniata da tutta quella gente che acclamava il Piccolo Drago, ha forse generato un sussulto, ricordandole gli ultimi momenti vissuti ad Hong Kong, la morte di suo padre, il funerale, tutta la commozione. in quel momento, seduta nella limosine, credo che iniziai a capire chi era mio padre e ciò che rappresentava realmente".

Suo fratello Brandon praticò le Arti Marziali assiduamente, considerando tale pratica una parte molto importante della sua vita, mentre Shannon è rimasta abbastanza lontana da esse. "L'eredità più grande di mio padre, ma io ho preso altre strade. Quando avevo 12 anni per un po' mi allenai, spinta anche da mia madre a continuare seriamente per questa strada, ma tendevo ad allontanarmene sempre di più. Avevo altri interessi e non volevo sentirmi forzata". Il mondo dell'arte ha da sempre richiamato la sua attenzione. Le piaceva suonare il piano ed era innamorata dei canto. Nel 1987 si trasferì a New Orleans per dedicarsi al canto e riuscì a diplomarsi alcuni anni più tardi, partecipando a numerosi musicals, opere e concerti corali.

Di fronte alle telecamere

Alcuni anni dopo, nel 1993, ritornò a Los Angeles con l'idea di iniziare la carriera di attrice. Il suo primo lavoro fu un'apparizione nel film "Dragon: The Bruce Lee Story". La scena è quella in cui Bruce Lee e il resto della squadra di produzione della serie "Green HorneC, si trovano a festeggiare il loro successo, Shannon è la cantante principale dei gruppo che anima la festa ed interpreta "California Dreamin‑ di The Mamas and the Papas. La giovane figlia dei mitico Lee commenta, " Offrirono a mio fratello Brandon la parte di nostro padre nel film, ma a lui non sembrava una buona idea e preferì concentrarsi sulle riprese di "The Crow". Avremmo potuto lavorare assieme, anche se anch'io credo che non sarebbe stata una buona cosa per lui. Aveva lottato tanto tempo per non essere considerato il figlio di Bruce Lee ed ora che ce l'aveva fatta, sarebbe stato sciocco accettare questo ruolo. lo so che da piccolo, mio fratello voleva essere attore, ma ha dovuto sopportare un peso enorme rappresentato dall'immagine di nostro padre. Sono molto orgogliosa di essere la figlia di Bruce Lee, esattamente come lo era anche Brandon. Credo che non l'avremmo cambiato per nulla al mondo, ma allo stesso tempo è sempre esistita una grande pressione intorno a lui: la gente esige da noi sempre enormi sforzi in tutto, qualcosa di grande sempre. Brandon lo ottenne, ma tutto quel che gli è accaduto è un'incredibile tragedia. Soprattutto per mia madre è stata un'esperienza penosa, anche se so che la supererà. È una donna molto forte, ce la farà anche questa volta".

Il lavoro seguente di Shannon fu un ruolo considerevole nel film dalle poche pretese "Cage 2: The Arena of Death": in questa occasione recita al fianco di Lou Ferrigno (L'incredibile Hulk), dove interpreta una donna mantenuta dal cattivo, che si innamora dei personaggio di Lou aiutandolo a scappare. Non molto dopo, arriva "High Voltage", altra produzione di serie B insieme ad Antonio Sabato Jr e a George Kee Cheung, nella quale Shannon interpreta una donna poliziotto che lavora in incognito in una succursale bancaria che serve da copertura alla mafia vietnamita. Oltre a queste produzioni cinematografiche, è stata la presentatrice dei "WMAC Masters", uno show televisivo in onda al sabato mattina, nel quale presentava gli artisti marziali in competizione. "Sono cosciente dei fatto che principalmente mi hanno assegnato questo ruolo perché sono una Lee, ma non ha importanza. Forse a partire da questo, mi arriveranno nuove opportunità".



Hong Kong: il successo
Esattamente come suo padre e suo fratello anni prima, Shannon si recò ad Hong Kong per accettare il ruolo da protagonista in un film per la poderosa casa produttrice Golden Harvest. Il progetto è un film d'azione e di Arti Marziali intitolato "Enter the Eagles", il regista non è altro che Corey Yuen Kwai, celebre regista e coreografo di Arti Marziali, compagno d'opera di Samo Hung e di Jackie Chan, e scopritore ed artefice dei successo di attori come Michelle Yèoh, Cyrithia Rothrock e Jean‑Claude Van Damme. Shannon interpreta Mandy, un'assassina mercenaria ed ex fidanzata dei protagonista Michael Worig . Il cattivo dei film è Benny "the Jet" Urquídez e le scene di Arti Marziali sono a cura di Yuen Tak, altro allievo della scuola dei Sifu Yuen Zhan‑Yuan. Come era da aspettarsi, con una squadra di lavoro di cosi alto livello, "Enter the Eagles" è stato un successo in Oriente, tanto che la casa produttrice Golden Harvest ha contrattato Shannon per fare due nuovi film.

"Credo che fossi destinata a questo, semplicemente era qualcosa che un giorno doveva succedere. Non lo avevo previsto, ma ora capisco che è una transizione naturale. E' successo nel momento in cui ero pronta per farlo. Da piccola rimasi lontana da questo mondo, ma adesso che sono più grande è un qualcosa che mi attrae molto. Lo vedo come un qualcosa di positivo per la mia crescita personale. Ultimamente mi sento anche più vicina alle cose che mio padre scrisse e ciò ha aumentato il mio interesse e mi ha spinto a studiare di più. Sono cosciente dei fatto che sarò legata per sempre alle Arti Marziali, com'è ovvio, visto il mio cognome, è qualcosa di inevitabile". Come già abbiamo detto, Shannon si allenò un po' durante la sua infanzia, soprattutto con l'allievo di Bruce Lee, Richard Bustillo. Poi smise, per alienarsi più avanti con Keith Hirabayashi, un esperto di Wushu statunitense di origine orientale, famoso per i suoi lavori insieme Cynthia Rothrock o più recentemente nei film ' "Mortal Kombat” 1 e 2. Cominciò a prendere lezioni di Jun Fan Jeet Kune Do sotto la tutela di un altro allievo di suo padre, Ted Wong. Ma per prepararsi per il cinema d’azione ha anche preso parte a lezioni di altri famosi personaggi del genere come Corey Yuen Kwai, Yuen Tak e lo stesso Samo Hung. Si dice che anche Benny the Jet "Urquídez" gli abbia insegnato alcune tecniche di Kick­

Boxing, così come diverse acrobazie ed un po’ di lotta al suolo. Tutto questo tremendo sforzo ed inesauribile impegno, probabilmente, l'hanno portata ad essere eletta donna dell’anno in alcune riviste specializzate degli Stati Uniti nel 1995. Adesso che Shannon si è inserita pienamente nel mondo dello spettacolo. qualcuno si potrà domandare quanto le gioverà essere sottoposta costantemente all'opinione pubblica e questa è una cosa a cui lei risponde così: "Ho avuto un'infanzia molto tranquilla ed ora mi risulta un po' strano concedere costantemente interviste o firmare foto ed autografi. Sono una persona normale, come qualsiasi altra ed è come se fossi entrata all'improvviso in un altro mondo".

La polemica è servita

Negli ultimi tempi le produzioni televisive d'azione basate sulle Arti Marziali sono proliferate negli Stati Uniti, soprattutto con la serie "Martial Law" che vede protagonista Sammo Hung. La Warner Brothers, cosciente di questo e non volendone restare fuori, aveva previsto di lanciare una serie, nonostante il suo ultimo fallimento con "Kung Fu: The Legend Continues" di David Carradine. La serie doveva essere preparata appositamente per Shannon Lee. Ma, dopo lunghi mesi di attesa, alla fine il progetto non è stato portato a termine, scatenando una forte polemica. Sembra che il problema principale fosse che al principio pensassero che Shannon fosse un'esperta nelle Arti Marziali e che poi qualcuno avesse deciso che non era sufficientemente abile per quello che era richiesto. Tutto ciò ha fatto sì che il pubblico nordamericano si dividesse in due gruppi: quelli che sostengono Shannon e che spediscono montagne di lettere affinché il progetto possa realizzarsi; e quelli che dicono che non ha le capacità sufficienti e che è una decisione politica e commerciale motivata dal suo nome. Quelli che sono a favore dei progetto sostengono che anche se Shannon non è un'abile artista marziale, questo non è un motivo sufficiente per non realizzare la serie. Forse che i poliziotti che si vedono nei film, sono dei poliziotti anche nella vita reale?

Tra i prossimi progetti previsti per Shannon Lee troviamo un'apparizione come artista invitata in un capitolo della serie «Martial Law" e le riprese degli altri due film previsti dal contratto che ha con la Golden Harvest, anche se la Casa Produttrice in questione ha chiuso momentaneamente i suoi studi e non sa quando si potrà ricominciare. Adesso che la giovane attrice si è dedicata al cinema di Arti Marziali, sembra che stia emergendo un'altra leggenda all'interno della famiglia Lee. Riuscirà a sopportare il peso di essere la figlia di Bruce Lee? Noi speriamo che, come suo fratello, sia in grado di andare più in là dei suo cognome, ma solo il tempo potrà dirlo.



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sai che questa non la sapevo !!!!!

Bruce Lee ha anche una figlia !!!!


peccato che non ha sfondato nel cinema !!!

Da quel che so praticava insieme a Benny Urquidez una leggenda nel mondo del combattimento sportivo.
Credo che a questo punto meglio che non abbia sfondato nel cinema, visto che il padre e suo fratello son morti in modo anomalo.

Un omaggio a Bruce Lee.




Tina.