Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Jet Lee (Attori ed Arti Marziali)

Ultimo Aggiornamento: 21/03/2009 17:14
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 74
Sesso: Maschile
21/03/2009 17:09
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Vi sono alcuni attori che vale veramente la pena da prendere in considerazione, veri esperti, dove la classe e la tecnica risaltano certo, ma anche tanti anni di pratica.
Jet Lee per me è il migliore attore in questo momento, non solo per la sua tecnica, ma perchè anche interprete di film di buona interpretazione e ricchi di fascino e sfumature.
Basta pensare al film Hero






Jet Lee (Biografia)



Perso il padre all'età di due anni, Li vive sotto le cure della madre, che per combattere la timidezza innata del piccolo lo spinge all'età di circa otto anni alla pratica sportiva: la scelta ricade quasi casualmente sulle arti marziali, ma Li dopo un anno è già sul punto di abbandonare. Solo in seguito alle pressioni del maestro Wu Bin, convinto delle enormi potenzialità del bambino, Li proseguirà ad allenarsi, fino a diventare il più grande ed il più giovane campione di Wushu (arti marziali cinesi) di tutti i tempi. Ancor prima di aver battuto in una mezza dozzina d'anni di competizioni agonistiche di non- combattimento ogni record, in una stupefacente escalation di vittorie in svariate discipline, all'età di undici anni un giovanissimo Jet Li si esibisce, in occasione di un tour mondiale della nazionale di Wushu, sul giardino della Casa Bianca in presenza del presidente Nixon, che si complimenta personalmente con lui.

L'esordio al cinema
Ritiratosi dall'attività sportiva agonistica all'età di 17 anni in seguito ad un infortunio al ginocchio, decide di cedere alle forti pressioni dell'industria cinematografica accettando il ruolo di protagonista nel film Shaolin Temple (1979), straordinario successo di pubblico in tutta l'Asia seguito da due sequel (Shaolin Temple 2 e Shaolin Temple 3, 1983/1986), regalando stupefacenti prestazioni dal punto di vista atletico-stilistico ma palesando ovvie mancanze da quello recitativo. Disilluso dall'industria cinematografica cinese in seguito all'esperienza vissuta durante le riprese di Shaolin Temple 3, burrascose per vari problemi con il regista nonchè per la disparità nel trattamento economico a seconda dell'etnia di provenienza del cast (Cina/Hongkong), è sul punto di abbandonare il mondo del cinema quando gli viene offerta la possibilità di avere il completo controllo creativo su un'opera: il modesto risultato, da lui scritto, diretto e interpretato, è Born to Defence (1986), prima ed ultima escursione del buon Jet nel misterioso mondo della regia.

L'incontro con Tsui Hark
Idolatrato in patria, Jet Li è sommerso dalle proposte, ma è l'incontro con il maestro Tsui Hark a segnare la svolta. Il talento stilistico e la perfezione marziale si fondono nel dar vita alla più rilevante saga cinematografica della storia del cinema cinese medio-recente: incentrata sulla vita di Wong Fei Hung, eroe popolare cinese semi- leggendario, la saga di Once Upon a Time in China (1991), che trova il suo punto più alto nel primo dei sei episodi, segna la svolta recitativa per Jet Li, ispirato dal tocco indelebile della mano stregata di Tsui Hark. A cavallo dei vari capitoli di OuaTiC (Once Upon a Time in China), memorabile la collaborazione di Jet Li con Yuen Wo- Ping in Tai-Chi Master (1993) e quella con Corey Yuen nei due The Legend of Fong Sai-Yuk (I/ II, 1993), rilettura in chiave action-comedy della vita del personaggio interpretato da Li in OUaTiC (Wong Fei Hung/Fong Sai-Yuk), occasione per il nostro di confermare la propria verve comica. Tra i 25 titoli orientali precedenti all'esordio sul mercato USA di Jet, molti dei quali imperdibili per ogni appassionato (Kung Fu Cult Master (1993), Meltdown (1995), Contract Killer (1998)), epocale la rilettura di un classico delle arti marziali quale Fist of Fury di Bruce Lee: Fist of Legend (1994), diretto da Gordon Chan, è infatti grazie alle stupefacenti doti del protagonista uno dei più grandi film d'arti marziali di tutti i tempi, degno tributo all'imponente predecessore.
OFFLINE
Post: 74
Sesso: Maschile
21/03/2009 17:11
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota




Il successo ad Hollywood

Assorto a idolo popolare, al pari in patria di Jackie Chan, arriva per Jet Li nel 1998 il momento di tentare la strada di Hollywood: il primo ruolo è da villain in Arma Letale 4, al fianco di Mel Gibson e Danny Glover, a seguire quello da protagonista in Romeo deve morire (2000), discreto ghetto-kungfu-movie opera prima di Andrzej Bartkowiak, fino ai ruoli di rilievo in Kiss of the Dragon (2001), indeciso action-thriller prodotto da un Besson ormai impazzito, e The One (2001), definitiva e convincente consacrazione ai gradini più alti dello stardome mondiale dell'action-movie. Sposatosi con Nina Li Chi nel 1999, rinuncia al ruolo da co-protagonista per La Tigre e il Dragone (Li Mu Bai) e ad un ruolo di rilievo (Seraph) nei due sequel di Matrix per seguire la gravidanza della propria consorte, che da alla luce una bambina, Jane, nel Settembre del 2000. Dopo la parentesi hollywoodiana, è il momento per Li di tornare alle origini lavorando insieme a Zhang Yimou alla realizzazione di Hero (2002), colossal del wuxia dal successo strepitoso, prima in patria, poi a livello planetario. Dopo il pessimo Amici per la Morte (2003) e la release del videogame Rise to Honor, con voce e motion-capture di Jet Li, il 2005 è l'anno di Danny the Dog, ennesima, adrenalinicamente pretenziosa, produzione di Luc Besson, di impatto limitato ma di risonanza decisamente ampia. Fearless, previsto per il 2006 e annunciato come il padre di tutti i film di arti marziali, è basato sulla leggendaria vita di un leggendario maestro cinese, Yuanjia, che sconfisse un numero incalcolabile di leggendari campioni stranieri. Il titolo potrebbe segnare una ulteriore svolta nella carriera di Jet Li: stando alle dichiarazioni dello stesso, infatti, l'attore si sentirebbe realizzato e non avrebbe più nulla da chiedere ne da dare al filone, e dovrebbe trattarsi quindi del suo ultimo film d'arti marziali. Dichiarazioni pesanti, che di certo non susciteranno in nessun caso l' entusiasmo degli aficionados, ma, comunque vada, per Jet Li non sarà mai troppo tardi per tornare indietro.



www.mymovies.it/biografia/?a=4885
OFFLINE
Post: 74
Sesso: Maschile
21/03/2009 17:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota








Il tuffatore e il dragone


Copiato e abusato da intere generazioni di cineasti occidentali, il genere arti marziali ha una struttura classica, ferrea e ricorsiva: il protagonista subisce un torto che scatena la sua furia e che placherà con la vendetta. Rogue il solitario del regista Philip G. Atwell in questo senso non fa eccezione, introducendo però elementi che finiscono per tradire e inquinare la purezza del genere. Ripescando la tradizione orientale e incarnandola nel protagonista di Jet Li, Atwell la mette a confronto, come altri autori prima di lui, con il più tradizionale action americano. Prendere il genere ultrapopolare delle arti marziali, praticate nel film dal solitario Rogue di Li, e affiancarlo al cinema commerciale hollywoodiano non dà però i risultati sperati. Se ad Ang Lee il miracolo è sempre riuscito grazie alle sue esperienze con la cinematografia occidentale, che gli hanno permesso di sposare gusti e tradizioni diverse dalla sua, viceversa Atwell vampirizza l'immaginario "marziale" senza riuscire mai a congiungerlo a quello autoctono dentro un prodotto armonioso. Nemmeno il cavaliere errante e solitario di Jet Li, che lotta contro il male alla ricerca della pace interiore, riesce a confluire e a legare con la filosofia villana dell'agente di Jason Statham. Nella danza dei corpi (davvero scarsa) e nella dinamica della lotta, Li e Statham si muovono su piani paralleli: Jet Li liberato dalla gravità è un corpo inconsistente e mobile che fugge, beffa e anticipa l'avversario, svincolandosi dal realismo che lo caratterizza; Statham è un eroe in carne e ossa, il corpo pesante che subisce e patisce restando ancorato a terra. I combattimenti del solitario sono morbidi e vorticosi, i colpi seguono un ritmo forsennato ma sono inferti con la grazia assoluta di un maestro zen; quelli inflitti da Statham sono al contrario privi di lievità e gonfi di rabbia. La macchina da presa di Atwell cerca allora invano di inseguire e contenere nella stessa inquadratura il controllo totale dei sensi e la ricerca della bellezza di Li con la forza brutale e lo sforzo dei muscoli dello statuario Statham. Girato con uno scarso senso del ritmo e dei tempi, Rogue il solitario, sfrutta una serie di argomenti non originali: l'amicizia virile tra i due protagonisti e la complementarietà tra bene e male, che si conclude con un "ribaltamento di campo" che mostrerà il buono più malvagio del cattivo. Sottolineando il potere deduttivo del villain, di per sé elemento di massima fascinazione del genere, Atwell confonderà le carte, dimostrando che niente è come appare e nessuno è chi dice di essere. Magia del cinema e della chirurgia plastica.

OFFLINE
Post: 74
Sesso: Maschile
21/03/2009 17:14
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota










Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:42. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com