CON CAPTIVA, CHEVROLET GIOCA LA CARTA

Con Captiva, Chevrolet gioca la carta
dei SUV compatti in Europa
A listino da luglio da 25.700 Euro
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Dopo il lancio della berlina Epica, Chevrolet presenta un'ulteriore novità finalizzata a conquistare una posizione sempre più rilevante sul mercato europeo. A 70 anni dal modello che si può considerare come l'antesignano dei moderni SUV, Chevrolet propone un prodotto che ne rinverdisce i fasti e, per la prima volta nella sua storia, con un motore turbodiesel. Con la nuova Captiva, Chevrolet amplia ulteriormente la propria gamma per l'Europa dove il marchio americano del Gruppo General Motors conferma il suo successo con un totale di 103.214 veicoli venduti e con un incremento dell'8,9 % nel primo quadrimestre del 2006 rispetto all'anno precedente. Il SUV sarà a listino in Italia dal prossimo mese di luglio.

Con un design dalle linee decise e sportive, la Chevrolet Captiva appare decisamenta ben riuscita e con una buona dose di appeal e una cura del particolare che la avvicina a prodotti decisamente più costosi. Molto belle le prese d'aria inserite nei parafanghi anteriori e i grandi retrovisori con indicatori di direzione integrati. All'interno l'ambiente è moderno ed accogliente senza cadere in leziosità inutili e non rinunciando a quel tocco di sportività che caratterizza il modello. I sedili offrono un buon contenimento laterale e si dimostrano confortevoli anche dopo molte ore passate al volante. Da notare come a fronte di dimensioni esterne da berlina media, all'interno lo spazio è notevole, con la possibilità di raggiungere i sette posti o, in alternativa, di usufruire di un vano di carico veramente generoso.


Su strada si è dimostrata molto confortevole e dotata di un assetto estremamente equilibrato che la rende piacevole da guidare in ogni condizione di marcia. Molto pratico il sistema di trasmissione che gestisce la trazione in maniera completamente automatica ripartendola tra i due assi secondo le necessità e con una velocità di funzionamento veramente notevole. Viene proposta in Italia in due motorizzazioni, un 2.400 cc a benzina che successivamente sarà disponibile anche con alimentazione GPL, e un molto più interessante 2.0 TD che esce vincente sotto ogni punto di vista e che offre alla vettura un temperamento davvero brillante tanto da farlo sembrare di una cilindrata superiore per le doti di potenza ed erogazione fin dai regimi più bassi. Unico appunto è la mancanza di allungo, inevitabile su un motore che offre così tanto in termini di coppia.


L'attenzione dedicata a questo nuovo modello è giustificata dall'importanza del segmento dei SUV che dal 1998 ad oggi ha raddoppiato le proprie quote di vendita raggiungendo il 6 % del mercato europeo. Per quanto riguarda quello italiano, il Presidente John Passadis comunica con soddisfazione i lusinghieri risultati, testimoniati dall'aumento del 16 % rispetto all'anno passato ottenuto senza avere una motorizzazione diesel in gamma e puntando tutto sull'alimentazione GPL. Con Captiva si colma anche questo gap e le aspettative di vendita sono di 2.000 vetture per il 2006 e di 5.000 nel 2007. Tutte le Captiva saranno prodotte da Chevrolet Corea dove è nato il progetto di questo nuovo modello. Nell'intera Europa, Captiva conta di vendere circa 10.000 esemplari nell'anno corrente che diventeranno 36.000 nel 2007.


I prezzi vanno dai 25.700 Euro del benzina in allestimento LS ai 33.500 dell'ottimo diesel in allestimento top denominato LTX. Da segnalare la presenza su tutte le versioni dell'ESP di serie. Importante la dotazione che già dal modello "base" offre cerchi in lega da 17 pollici, climatizzatore e impianto audio a sei altoparlanti con lettore Cd. Salendo negli allestimenti, si ottengono anche cerchi da 18 pollici, interni in pelle, cruise control, airbag laterali e la possibilità di equipaggiare la vettura con un moderno cambio automatico a cinque rapporti con modalità sequenziale. Inutili balzelli permettendo, Captiva ha tutto per ben figurare nell'importante mercato degli sport utility.